lunedì, febbraio 27, 2006

Street Videolab

Accorrete numerosi! Io sto mettendo lo zampino negli appuntamenti sul noir&poliziesco italiano anche se non credo di poterci essere fisicamente.

WANTED

Se prendo il figlio di troia che stà avvelenando i cani della mia zona lo sganghero

sabato, febbraio 25, 2006

faccia D'Angelo

Qualche mese fa avevo letto "Nessuna cortesia all'uscita", un bel noir di Massimo Carlotto che si addentrava nel mondo della mala del Brenta descrivendone minuziosamente i protagonisti e le modalità operative. Ieri, dopo la notizia del suicidio della figlia in pieno centro a Pescara, si scopre che Felice Maniero viveva a poca distanza dalla città, pare a Spoltore, dove conduceva una "normale" vita da commerciante. Immediatamente ho iniziato a fare delle assurde congetture immaginando di aver comprato le gigomme dal boss o di aver fatto la fila alle poste insieme a lui. Tutto molto inquietante e straniante. State attenti quando insultate gli automobilisti.
Intanto ieri è uscito al cinema "Arrivederci amore, ciao". I due tipi qui sotto mi stanno simpatici e di loro mi fido, speriamo bene.

giovedì, febbraio 23, 2006

On Air


Cesare Basile ha sfornato un disco di una bellezza sconcertante, sospeso tra blues desolato e cantautorato claudicante, zeppo di idee, cantato in tre lingue e con ospiti importanti (alla produzione John Parish). Un vero gioiello, sono rimasto a orecchie aperte.

Il Sergente

....intanto ieri sera un bus partito da dentro il mio appartamento mi ha condotto al Supercinema di Chieti per vedere "Il sergente" di Marco Paolini. Paolini è indubbiamente un ottimo attore, ma la sua dote principale è il saper raccontare e tenere alta l'attenzione come farebbe un nonno con i suoi racconti di guerra. Lo spettacolo si è dipanato in oltre due ore di monologo sulla campagna di Russia e la ritirata dei soldati italiani, ispirato dai testi dell'allora ventiduenne Mario Rigoni Stern. Il dramma di gente normale mandata al macello narrato con profonda sensibilità ed ironia, ma anche con minuziosa attenzione ai dettagli e alla ricustruzione. La scenografia minimale prendeva forma nell'immaginazione espandendosi parola dopo parola. Avrei molto da dire su questo spettacolo....se solo sapessi raccontarlo come fa lui.

venerdì, febbraio 17, 2006

Panino nel parcheggio dell'iper

Sembro un pazzo a tutti gli effetti. Il sole brucia e io sono tra le lamiere della Fiesta, con le porte spalancate per far circolare l'aria. Le mani unte sorreggono una pizza farcita avvolta nello scottex. Intorno a me un deserto di cemento, la dark-side della grande distribuzione. Un normale cliente avrebbe parcheggiato sul lato dove c'è l'ingresso, mentre io sono sul versante che si specchia nella Maiella, in quei posti che vengono occupati solo il 24 dicembre. Dondolo mentre alla radio i Marlene parlano di Schiele. Gli alberi del parcheggio sono completamente nudi e senza nessuna speranza d'ombra. Il vento fa ciondolare la macchina e i raggi mi ardono l'avambraccio. Ogni tanto passa qualche auto ma non riesco ad alzare lo sguardo perchè la luce m'incendia gli occhi.
In realtà avevo iniziato a mangiare il panino in un altro posto più confortevole ed umano. Ad un certo punto si è avvicinato un tipo in tuta con un'enorme ciste in viso : " giovanotto, sono 25 anni che sono quì. Mi dai qualche spicciolo?". A quel punto ho rimbustato il panino e sono entrato in macchina con una voglia tremenda di ascoltare la radio.
Divertenti questi Television Personalities. Esco dall'abitacolo e mi ritrovo come un gringo nella pampa a scrollarmi di dosso le briciole di pane. Sono troppo lontano dall'asse attrezzato, altrimenti avrei sempre potuto sperare di montare in sella a qualche cavallo fuggito dalle case popolari.

mercoledì, febbraio 15, 2006

Vedrai, vedrai


Sapere che oggi è stata riesumata la salma di Luigi Tenco mi ha fatto venire la pelle d'oca. Sulle notizie d'agenzia c'è scritto che "il corpo era intatto e solo ''prosciugato'', era vestito in completo grigio scuro quattro bottoni e indossava una camicia bianca senza cravatta. Intorno alla testa una benda bianca"(adnkronos). Ho provato ad immaginare il suo sguardo, intenso come allora.

lunedì, febbraio 13, 2006

Parabrezza n.1 - Walter

Il nuovo impianto dell'audi riesce a tenerlo sveglio nonostante sia gonfio per la coca della sera prima. Le storie degli Squallor riempiono il volume dell'auto, non ha mai ascoltato con tanto piacere "tocca l'albicocca" come questa volta, anche se il suo album preferito rimane "Troia". Canzoni che lo accompagnavano durante giornate che culminavano con gli occhi sbarrati davanti a Colpo Grosso. L'invidia e la profonda ammirazione che provava per Umberto Smaila lo hanno reso simile a lui, baffetto e sudore suino compresi. Walter oggi è profondamente emozionato, è alle porte di una serata che vale una vita, dopo anni di sacrifici e duro lavoro è riuscito a portare nel suo night Fred Bongusto in concerto. Il riscaldamento dell'auto lo fa gocciolare di sudore, il calore è acuito del pensiero delle sue intrattenitrici rumene che si strofinano mentre Fred si esibisce. "Tutto deve essere perfetto" - pensa mentre tira su con il naso. Anche se il Califfo è un'altra cosa. Se potessi portare il Califfo il mio locale decollerebbe definitivamente, il fiore all'occhiello della costa adriatica. Il cuore pompa troppo forte stamattina. Ha paura e bacia il suo crocifisso liberandolo dalla peluria che lo aveve imprigionato al petto. Prega - "non oggi gesùcristo, aspetta, almeno fino al Califfo".

venerdì, febbraio 10, 2006

Contromano - prologo

E' così da un pò. 8:35: la macchina stenta a partire. Briciole del ruggito del coniglio. La mattina si sta bene a prescindere, basta sapersi svegliare, questo vuol dire dedicare almeno 15minuti alla colazione e leggere riviste sulla tazza del cesso. La rivista di stamattina è zeppa di pubblicità di station vagon, hanno evidentemente sbagliato il loro target. Leggendo la copertina ho appreso di essere diventato un serial reader. Non comprerò più questa rivista. La mia Ford Fiesta avanza al ritmo di una tosse catarrosa anche se ha l'aria tirata. Finalmente si riscalda e sulla riviera inizia a filare. Il traffico che entra in città è fitto mentre sulla mia corsia tutto fila. Tutte le mattine lo stesso cd, mi fa star bene cantare le vacanze dell'83. Due SUV mi rendono il cuore del loro sandwich. La strada si fa più stretta e si procede con calma. Nell'altra corsia le auto sono incolonnate ed ho il tempo di osservare quello che accade nei loro abitacoli come se fossero piccoli teatrini di marionette. Il mio vetro è il più sporco di tutti ma riesco a vederli....
......seguiranno "Parabrezza".....

mercoledì, febbraio 01, 2006

Il terrorista dei generi

Ogni tanto nei palinsesti televisivi capita di trovare qualcosa di interessante. Stasera ad esempio all'1:20 su la7 all'interno de "La 25°ora" sarà trasmesso il cortometraggio-intervista: "La notte americana del dottor Fulci". Si tratta di una videointervista a Lucio Fulci realizzata nel 1994 con la regia di Antonietta De Lillo. Io non l'ho mai visto e quindi ho grande curiosità, anche perchè si parlerà dell'opera di Fulci a tutto dondo. Due anni dopo quell'intervista Fulci sarebbe morto. Quest'anno ricorre il decennale della sua scomparsa, un'ottima occasione per riscoprirlo.