venerdì, febbraio 17, 2006

Panino nel parcheggio dell'iper

Sembro un pazzo a tutti gli effetti. Il sole brucia e io sono tra le lamiere della Fiesta, con le porte spalancate per far circolare l'aria. Le mani unte sorreggono una pizza farcita avvolta nello scottex. Intorno a me un deserto di cemento, la dark-side della grande distribuzione. Un normale cliente avrebbe parcheggiato sul lato dove c'è l'ingresso, mentre io sono sul versante che si specchia nella Maiella, in quei posti che vengono occupati solo il 24 dicembre. Dondolo mentre alla radio i Marlene parlano di Schiele. Gli alberi del parcheggio sono completamente nudi e senza nessuna speranza d'ombra. Il vento fa ciondolare la macchina e i raggi mi ardono l'avambraccio. Ogni tanto passa qualche auto ma non riesco ad alzare lo sguardo perchè la luce m'incendia gli occhi.
In realtà avevo iniziato a mangiare il panino in un altro posto più confortevole ed umano. Ad un certo punto si è avvicinato un tipo in tuta con un'enorme ciste in viso : " giovanotto, sono 25 anni che sono quì. Mi dai qualche spicciolo?". A quel punto ho rimbustato il panino e sono entrato in macchina con una voglia tremenda di ascoltare la radio.
Divertenti questi Television Personalities. Esco dall'abitacolo e mi ritrovo come un gringo nella pampa a scrollarmi di dosso le briciole di pane. Sono troppo lontano dall'asse attrezzato, altrimenti avrei sempre potuto sperare di montare in sella a qualche cavallo fuggito dalle case popolari.