venerdì, marzo 24, 2006

On Air

Siamo noi, siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti
Dei linotipisti
Siamo gatti neri
Siamo pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
Non abbiamo da mangiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di fagiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
E' inutile
Non c'è più lavoro
Non c'è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male
Di farci annegare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Con la forza di un ricatto
L'uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti
Spalancò prigioni
Bloccò sei treni
Con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
Ad un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere
A piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare
Poi da solo l'urlo
Diventò un tamburo
E il povero come un lampo
Nel cielo sicuro
Cominciò una guerra
Per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore
Doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Ma la terra
Gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato
In un palazzo,in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene
Bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Intanto un mistico
Forse un'aviatore
Inventò la commozione
E rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo
Di questo mondo
Che a loro indubbiamente
Doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
E' chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
E' muto come un pesce
Anzi è un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perchè lo protegge il mare
Com'è profondo il mare
Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare
(L.Dalla)

lunedì, marzo 20, 2006

Per 3 euro al mercatino dell'usato

E' una sensazione piacevole quella di pescare roba interessante tra un Dolce Forno Harbert e una giacca maculata. Se ne esce con le mani piene di polvere ma soddisfatti. Nei libri usati poi si trovano i segnalibri più assurdi, dalle etichette dei pantaloni ai biglietti dello stadio. Tralasciando gli altri due volumi, l'acquisto di sui sono stato più orgoglioso è stato il diario di Franco Califano, un vero pezzo di memorabilia datato 1978 e edito dalla fantomatica "Ivano Davoli Editore". Sarei curioso di sapere quante persone al mondo ne hanno una copia e chi, qui a Pescara, ne ha tenuto una copia in soffitta fino al marzo 2006. Tra i titoli dei capitoli del libro: "L'autodidatta della scopata matta", "Io, circonciso", "I miei giorni con Pietro Valpreda" e "L'altra faccia di Turatello"(da quello che ho capito un elogio al suo amico Francis Turatello, tra i più pericolosi gangster della mala Milanese anni 70). Il volume ha riscosso immediato successo in famiglia, stamattina appena sveglio mi padre mi fà: "Ma lo sai che Califano ha scritto che ha scoperto i Ricchi e Poveri perchè era in cerca della risposta italiana ai Beatles". Terrò il libro sulla cesta dei panni sporchi in bagno per leggerlo nei momenti rilassanti. Voi pregate in un'eventuale ristampa perchè tanto non ve lo presto.

venerdì, marzo 17, 2006

Il cimitero dei post

Inutile elenco di cose sulle quali avrei voluto scrivere:

-Le asce in vendita a Auchan a 99 centesimi
-Le borse sotto gli occhi
-La passeggiata con delucone
- Jerry Lewis
-Jenny Tamburi
-Arrivederci amore ciao
-L'orchestra di piazza Vittorio
-i primi dischi di Lucio Dalla
-the queen is dead
-semplicemente Franco

Brutta bestia la pigrizia. In fondo non ci siamo persi niente. Accettati commenti su uno qualunque degli argomenti.