venerdì, agosto 11, 2006

Autocombustione

Giorni di pioggia. Giorni di ferie. Cumuli di ascolti da fare, polizieschi da smaltire, pagine da leggere. Avevo bisogno di queste ore da spendere in casa. Frenare l'iperattività per darsi a nuovi ritmi. Non può succedere nulla di memorabile restando in casa ma io non dimenticherò mai quel pomeriggio di due giorni fa, quell'ora fuori dal tempo dove un ritmo che non avevamo mai considerato ci ha rapito, il rai, melodie d'altrove e la voce di Cheb Khaled. Fortunatamente le pagine di Izzo si sono fermate nel quartiere arabo.
I ricordi di un discorso serale. L'autocombustione a Caronia. Un paese deserto e la stampa che tace.
E' un libro importante quello di Roberto Saviano. Un'inchiesta su quel mondo che tutti chiamano Camorra ma che, come è giustamente spiegato in uno dei primi capitoli, è a tutti gli effetti il Sistema. Un sistema dove tutto è studiato e gestito da veri e propri manager del crimine. Saviano è entrato nel sistema, ha vissuto nel sistema ed ha camminato nelle strade del sistema. Un sistema che arriva in Cina, Spagna, che ha le sue boutique nelle vie più prestigiose di Parigi. Un nuovo modo di fare inchiesta, a metà strada con il romanzo, ma che di romanzato purtroppo non ha proprio nulla. Vale quanto un corso di microeconomia. Si parte dalle merci per arrivare al marcio.
Altro acquisto dovuto della settimana è stata l'ottima edizione in dvd di "Arrivederci amore, ciao". Più ci penso, più lo guardo , e più mi convince. Michele Soavi è allo stato attuale la persona che meglio sa stare dietro la macchina da presa nel nostro paese. Una regia vera e capace di mantenere personalità anche quando si deve confrontare con il piccolo schermo (guardare l'eccellente risultato di "uno bianca"). Ma in questo caso la televisione non c'entra nulla, dopo secoli si è tornati a fare un film che non tiene conto delle possibili committenze televisive, perchè un prodotto così cattivo sul piccolo schermo non è ammissibile. Una storia solida, un regista vero, attori in parte.
Ieri pomeriggio ho salvato questo post. Oggi e tornato il sole. Mi stupisce la celerità con cui la gente al primo fresco d'agosto si copre le spalle con il golfino. E' venuta l'ora di mangiare i Tatranky che mi sono avanzati dal viaggio a Praga, un buon metodo per spendere le ultime corone rimaste in aeroporto. Come un canzone può accompagnare un viaggio. Ho riportato sul serio ai miei amici delle confezioni di wafer Tatranky accompangandole con gadget de La Talpa.