sabato, aprile 15, 2006

La Madonna del Drive-in

I bambini ascoltano tutto, rielaborano le sensazioni e i discorsi dei grandi a loro piacimento mischiandoli con cartoni animati, incubi e pennarelli a spirito. Basta poco perché si auto-terrorizzino per notti intere, soprattutto in una famiglia cattolica dove: “la domenica devi andare a messa sennò non sei un bravo bambino”, “se dici le parolacce Gesù piange”, “oggi è venerdì e non si mangia la carne”. Oggi stavo facendo la rassegna stampa e sulla cronaca locale de Il Messaggero ho iniziato a leggere un articolo che mi ha riportato alla mente ricordi seppelliti chissà dove. Erano pieni anni ottanta, precisamente il 1988, avevo quasi sei anni. Alla Tv c’era Drive-in, mi faceva ridere, Giorgio Faletti non aveva ancora avuto la sciagurata idea di fare lo scrittore copiando trame e atmosfere da quei libri che hanno i nomi degli autori scritti in rilievo nell’edizione paperback. I milioni di persone che seguivano il programma e che sarebbero divenuti anni più tardi gli acquirenti dei best-seller di Faletti erano impegnati a discutere d’altro. L’atmosfera di Pescara si era impregnata come colpita da un gavettone di misticismo. La Madonna a Montesilvano! Leggendo l’articolo è svanita la cataratta che copriva quella sezione dei miei ricordi. Nomi, facce, avevo tutto in mente come se fosse successo ieri. Don Vincenzo e la sua amante-veggente Maria Antonietta Fioritti in contatto diretto con nostra Signora. Un’infinità di discorsi intorno a me, percepiti e filtrati con Topolino tra le mani. La tipa parlava con la Madonna, il diavolo si aggirava per Pescara e bussava alle finestre, il Colle della Vecchia prendeva il nome da una strega che era stata decapitata e seppellita da quelle parti. Spuntavano crocifissi come funghi sui colli di Montesilvano. La donna era posseduta, il prete era impazzito. Frullavo tutto questo nella testa centrifugandolo tra i pedali di una BMX rosso fuoco. Come si può uscire vivi dagli anni ottanta con tutte queste immagini deliranti in testa. Il 28 febbraio del 1988 Don Vincenzo e Maria Antonietta Fioritti danno appuntamento a tutti i fedeli sul Colle della Vecchia nelle ore in cui il sole picchia anche d’inverno. La Madonna si sarebbe fatta viva. La popolazione accorre: sacchi a pelo, coperte, vetri affumicati. All’ora fatidica sono tutti a guardare il sole come in un drive-in, dopo qualche ora sono tutti all’ospedale. Cazzo, hanno fissato il sole. Tutti cercavano di decifrare quegli strani colori che si materializzavano sulla retina. Si, l’ho vista! Ma la Madonna non può essere una visione lisergica, è pur sempre la Madre di Dio, mica Jodorosky. Il sogno collettivo, l’incredibile visione dotata di una direzione della fotografia degna di Mario Bava, scivolò giù dal colle. L’attenzione sul fatto scese man mano. Gli oculisti facevano affari d’oro. La sera tutti si concentrarono sul Drive-in per esorcizzare l’evento. Nessuno immaginava che dopo diciotto anni Don Vincenzo sarebbe tornato, non immaginavano neanche di imparare a memoria il testo di “minchia signor tenente”. Pare che sul Colle della Vecchia la croce ci sia ancora. Ecco dove passerò la mia pasquetta.

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

giusto!!!mi sembra il posto adatto per girare il film :D
io purtroppo non ricordo nulla di quella storia,nè del drive in!!ero troppo impegnato con topolino...come tutt'ora del resto!!!

1:31 PM  
Blogger ilVino said...

E' vero, pensa che storia, si scopre che in realtà c'era davvero la vecchia sepolta sutto il colle. Per una non meglio specificato motivo il suo cadavere prende vita e lo zombi della vecchia attacca gli abitanti di Montesilvano colle.

4:26 PM  
Anonymous Anonimo said...

http://mypage.bluewin.ch/cafarus/falseapparizioni.html
la mia prof delle medie era presissima da sta cosa e noi sfruttavamo a dovere la situazione!! quante lezioni passate a farci raccontare dei prodigi!

4:39 PM  
Blogger ilVino said...

La mia prof. di matematica delle medie invece era fissata con l'osteoporosi, non faceva che parlarcene. Temevamo tutti di poterci accartocciare su noi stessi da un momento all'altro.

10:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

ciao...io sn di montesilvano precisamente da quelle parti e ci sn anche andata sul colle della vecchia ma,nn sapevo di questa storia cazzo da gg in poi nn ci torno +! andavo lì xkè era bello il panorama ma adesso ke sò di quella vecchia col cazzo ke ci rivado!hihihihihi! ho paura! ahahahahah!

7:06 PM  

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