Gianni Maroccolo & Ivana Gatti
Il lungomare di Silvi Marina d'inverno mette una tristezza infinita. Una distesa di palazzi e cemento che preclude la vista del mare, scempio di boutique che vendono canotti e di gelaterie agghiaccianti. Mi chiedo se nei decenni passati in località della costa adriatica come Francavilla, Montesilvano e Silvi vi sia stato un assessorato al cattivo gusto, magari tutto è dipeso dalla necessità di adeguarsi al vestiario dei turisti tedeschi. Tutto questo per dire che la tappa abruzzese del tour di Ivana Gatti si è tenuta in un gelido palatenda piazzato sul lungomare silvarolo, con tanto di pioggia che filtrava dal soffitto. Il luogo non era molto affollatto o forse era eccessivamente dispersivo per un concerto del genere, a riscaldare l'ambiente ci ha pensato l'elettronica affascinante che accompagnava la voce di Ivana Gatti. Di lei non so molto: si tratta di una giovane cantautrice che Gianni Maroccolo si è preso la briga di produrre, lanciare ed accompagnare. Il resto della band era composto dal redivivo Antonio Aiazzi (si proprio lui, il primo tastierista dei Litfiba), Luca Bergia dei Marlene Kuntz alla batteria elettronica e non, Daniela Savoldi dei Caravane de Ville al violoncello e Cristiano Della Monica (PGR) alle percussioni ai cori ed alle macchine. Il concerto è risultato molto gradevole e a tratti struggente, soprattutto per le doti vocali della Gatti che non nasconde una profonda ammirazione (ed ispirazione) nei confronti di Giuni Russo, dedicandole anche un pezzo. L'obiettivo delle musiche è quello di avvolgere la voce e gli spettatori creando un'atmosfera sublime, a spiccare è naturalmente il basso di Maroccolo che si concede anche qualche riff distorto, sempre però cercando di non catalizzare l'attenzione su di sè. Il pubblico si e lasciato conquistare a poco a poco e credo che in molti siano rimasti entusiasti dello spettacolo. Gli stessi musicisti sono stati sorpesi dall'accoglienza e dalla richiesta del bis, nel quale è stata eseguita una canzone che cita espressamente alcuni versi di ma il cielo è sempre più blù. Ottima serata.
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